lucia baldini
Cuba. Ho visto Fidel che vestiva una tuta azzurro elettrico
“Il suo cortometraggio muto sui locali vuoti, empori senza più merce, case abbandonate sembra infatti ambientato in un futuro enigmatico, dove l’Incubo che chiamavamo socialismo reale si sta trasformando in un sogno irreale, e tuttora in attesa di interpretazione.
Un sogno che il Lider, ormai da molto tempo imprigionato, per paradosso, in un’improbabile tuta azzurro elettrico, di sicuro disapprova”
dalla presentazione di Matteo Codignola al libro “Cuba”di Lucia Baldini.
Lucia Baldini racconta per immagini dagli anni ottanta. Inizia a collaborare con festival e compagnie di teatro, danza e musica, in particolare per oltre 12 anni con Carla Fracci. Da compagnie e musicisti argentini si lascia coinvolgere dalla cultura del tango che la porta a realizzare quattro libri fotografici. Dall’incontro con Carlo Mazzacurati ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema. Collabora con la Sovrintendenza dei musei fiorentini realizzando in totale bianco e nero analogico, due libri e una mostra che racconta in maniera intima le opere e i visitatori. Crea video-installazioni e sperimenta con supporti e materiali diversi. Ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero e alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Il suo lavoro di fotografa di scena la porta sempre più spesso a far nascere collaborazioni in cui il suo sguardo può partecipare alla creazione registica di spettacoli teatrali, di danza e installativi/performativi. Conduce seminari e laboratori sulla fotografia di scena e sull’identità.
Da sempre porta avanti un suo progetto di ricerca legato all’onirico.